ICONS
La
performance trae spunto dall’osservazione delle antiche icone, diffuse
fin dall’epoca bizantina in tutta la cristianità. La dimensione
ieratica, la gestualità ricca di simbolismo, imprigiona il corpo in una
fissità che sembra impedire qualunque dinamismo. La forma si delinea
come limite, che tuttavia presuppone la spinta al suo stesso
superamento, la volontà di uno sconfinamento che porta all’incontro,
alla relazione. La riflessione che si sviluppa attraverso il linguaggio
della danza, si muove tra il contemplare e il divenire.
La contemplazione è esercizio di ascolto
e di visione, che si compie attraverso un tempo sospeso. Il divenire irrompe con imprevedibilità e smonta ogni cornice.
Lo spazio con la sua memoria accoglie il divenire e si apre alla visione e dunque alla trasformazione.
Coreografie: Greta Bragantini, Giovanna Venturini
Musiche: Andrea Lovo
Interpreti: Carlotta Pozza, Alessia Sinato, Monica Zanotti